Open Data, il primo incontro di Digitalizzazione dell’Amministrazione Pubblica

Il 20 Maggio 2021 si è tenuto il primo incontro formativo sul tema degli Open Data dedicato alla pubblica amministrazione. Per raccontarvi quanto successo vi presentiamo il primo articolo scritto da una partecipante del progetto Cittadini Giornalisti Digitali, organizzato da AVATAR, Alleanza per Azioni in Rete.

Le amministrazioni pubbliche sono il volto del territorio: se esse saranno votate all’innovazione, ciò si rifletterà su tutti noi”. Con le parole di Valter Orsi, sindaco del Comune di Schio, ha preso il via la prima delle tre sessioni formative organizzate dal progetto AVATAR sul tema degli Open Data.

L’incontro ha visto la partecipazione di importanti ospiti, quali il sopracitato Valter Orsi, il cui Comune di Schio è capofila del programma, Anna Tessaro, vice sindaco del Comune di Valdagno, Gianantonio Michelusi, assessore al Comune di Thiene e socio di Pasubio Tecnologia, Laura Locci, amministratore unico di Pasubio Tecnologia, e gli esperti di Open Data Luca De Pietro, direttore UO strategia ICT e Agenda Digitale presso la Regione Veneto, Francesca De Chiara, ricercatrice per Digital Commons Lab e Fondazione Bruno Kessler, e Maurizio Napolitano, tecnologo e coordinatore del Digital Commons Lab e della Fondazione Bruno Kessler, i quali hanno curato gli interventi formativi.

Ma cosa sono gli Open Data? A cosa servono e come vengono gestiti in Italia?

Gli Open Data, letteralmente “dati aperti”, sono tutte quelle informazioni rese disponibili pubblicamente e accessibili da chiunque in autonomia. Nell’ambito della Pubblica Amministrazione, si tratta di un tipo di condotta guidata dal concetto di trasparenza verso il cittadino e che riguarda l’accessibilità totale di tutte le informazioni relative agli aspetti organizzativi, all’andamento economico della gestione e alle risorse utilizzate per le funzioni e per gli obiettivi istituzionali. Un approccio orientato non solo alla chiarezza, ma in particolar modo alla interoperabilità: l’accesso indiscriminato a dati pubblici permette la creazione di prodotti e servizi sempre migliori e soprattutto migliorabili, un processo che l’Unione Europea stima porterà un ritorno economico estremamente importante.

Questa nuova modalità denominata “Open Government” (Governo Aperto) si è affermata da anni a livello internazionale e, con l’avanzare sempre più permeante della tecnologia e della digitalizzazione, ha necessariamente dovuto adeguarsi ai nuovi strumenti di oggi. Ed è proprio questa la sfida più grande.

Come emerso dall’incontro, la priorità in questo momento non è solo quella di formare adeguatamente la Pubblica Amministrazione sul tema degli Open Data e di innovare il territorio dal punto di vista digitale, ma è anche quella di fornire ai cittadini gli strumenti necessari per poter capire e trarre vantaggio da questa digitalizzazione. Come affermato da Anna Tessaro, “adesso la cosa importante è equipaggiarci dei mezzi e dei linguaggi adeguati a comprendere quest’epoca. La tecnologia viaggia veloce ed è fondamentale dare a tutti modo di interagire con essa. C’è molto lavoro da fare, ma dobbiamo permettere a tutti di utilizzare tali strumenti affinché nessuno debba vivere con fragilità queste situazioni”.

Pilastro di questo progetto è difatti la cosiddetta alleanza territoriale tra i 12 Comuni dell’Alto Vicentino, il quale sta da tempo investendo molte risorse nell’innovazione tecnologica. Una partnership che ha permesso un approccio partecipato e condiviso al perseguimento degli obiettivi di digitalizzazione del territorio, grazie anche al supporto di Pasubio Tecnologia.

Ma di cosa si è parlato nello specifico?

Grazie alla collaborazione con ricercatori professionisti nell’ambito degli Open Data, l’incontro ha fornito una prospettiva generale sulla situazione odierna, oltre che competenze introduttive al tema principale.

  • Luca De Pietro ha illustrato il livello di digitalizzazione attuale dell’Unione Europea, gettando uno sguardo al Digital Economy Society Index (Indice di Digitalizzazione dell’Economia e della Società, DESI): nel 2020, l’Italia si è classificata 25ma per livello di digitalizzazione tra i 28 Paesi Membri e 19ma per servizi pubblici digitali. A questo fine, si sono dunque osservate le iniziative della Regione Veneto per la promozione degli Open Data, tra cui il progetto Innovation Lab, per la creazione di spazi fisici e virtuali atti a promuovere la cultura del digitale, Veneto API Management (VAM), una nuova infrastruttura tecnologica di scambio dati per la Pubblica Amministrazione, e MyData, una piattaforma di business intelligence per il controllo e la gestione del territorio;
  • Maurizio Napolitano e Francesca De Chiara hanno curato il lato formativo e didattico dell’argomento chiarendo il concetto pratico di “Dati Aperti”, ossia cosa sono, come sono regolati, che cos’è davvero l’Open Government e su quali valori si fonda, quali sono degli esempi di iniziative Open Data in Italia e come accedere ai portali e banche dati dei nostri comuni. Tra le realtà citate, si menziona Open Coesione, portale di iniziative Open Government sulle politiche di coesione in Italia, A Scuola di Open Coesione, un percorso didattico per promuovere la cittadinanza attiva nelle scuole italiane, e Monithon, un portale di monitoraggio civico dei finanziamenti pubblici.

Le prossime sessioni formative si terranno giovedì 27 Maggio e giovedì 3 Giugno dalle ore 10:00 alle ore 12:00. Per partecipare è sufficiente collegarsi al link https://ptconf.altovicentino.it/pst/dar-gq1-ebt-6tf.

Selene Sovilla, GDC

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